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Dichiarazione sul Vertice Europeo sull’immigrazione
In merito agli accordi in materia d’immigrazione e asilo stipulati nell’ultimo vertice dei leader europei del 28 e 29 giugno, le organizzazioni firmatarie di questo comunicato manifestano il loro più fermo rifiuto dei contenuti e delle motivazioni alla base delle risoluzioni prese in quest’incontro, dal quale ci si attendeva invece una risposta alle reali necessità di migliaia di essere umani, costretti ad abbandonare i loro paesi d’origine. Nel vertice sono stati presi accordi che in realtà non decidono nulla, permettendo a ogni paese di fare ciò che vuole; accordi che reinterpretano il diritto di asilo, modificando norme per mascherare le continue violazioni del diritto internazionale ed europeo in tema di asilo e accoglienza; accordi presi nell’ottica di avere a che fare con “carne umana”, cedendo così alle posizioni più regressive e xenofobe che cominciano a emergere in vari paesi dell’Unione; accordi che non danno ascolto al clamore della maggioranza dei popoli, che solidarizza con i migranti, né alla disponibilità di centinaia di comuni pronti ad accoglierli. La cosa più vergognosa è che, mentre molti esseri umani muoiono nel tentativo di attraversare il Mediterraneo, i leader europei incentrano il loro dibattito sulla creazione di “piattaforme di sbarco” all’interno o fuori dei confini dell’Unione. Non un’autocritica, non una riflessione sulle responsabilità dei paesi europei, non un riconoscimento del saccheggio che l’Europa ha portato e sta portando avanti nei luoghi d’origine dei migranti, non una revisione della redditizia politica estera di invasione (in quanto membri della NATO) e di vendita di armi ai paesi in conflitto, dai quali molti fuggono. Hanno parlato soprattutto di dove collocare le “piattaforme di sbarco”, vale a dire carceri per stranieri o, più correttamente, campi di concentramento, con l’obiettivo ultimo di riportare i migranti nei loro precari paesi d’origine. Un ulteriore passo atroce e disumanizzante nella direzione dei già contestati “Centri di detenzione per stranieri”. L’Europa non può tradire così il carattere umanista dei suoi principi fondativi per cedere all’estrema destra razzista e fascista, realizzando una politica che torna a criminalizzare il migrante, lo straniero, il diverso e chi solidarizza con loro. La vita umana è sacra e, nella convinzione che non ci sarà progresso se non di tutti e per tutti, le organizzazioni firmatarie esortano i governi europei a dare una risposta coerente e urgente, prendendo misure quali:
Nel frattempo, incoraggiamo le popolazioni a mantenere vivo l’impulso solidale radicato nelle nostre migliori tradizioni umaniste europee. Dobbiamo continuare a dare questa lezione di dignità ai nostri indecenti dirigenti politici, lavorando insieme alle decine di migliaia di cittadini che stanno offrendo le loro case o attivando reti di quartiere per prestare soccorso urgente ai migranti che arrivano nelle loro città, cosi come dobbiamo appoggiare i leader e dirigenti locali che si fanno carico nei loro Comuni delle responsabilità che i governi nazionali e le istituzioni europee sono incapaci di assumersi. Convergenza delle Culture Madrid, 3 luglio 2018 Adesioni: Convergenza delle Culture Abarekà Nandree Onlus Comitato Nuovi Desaparecidos, Italia |